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Salvatore Biasco

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Home › Archivio Pubblicazioni › Tematiche politiche › Interventi - Tematiche Politiche

Un ricordo di Afredo Reichlin

Il testo (parziale) di un ricordo di Afredo Reichlin pubblicato sulla mia pagina di Facebook
Salvatore Biasco

22 marzo alle ore 11:41 · 

Ciao Alfredo
Alfredo Reichlin non è stato solo il testimone di un’epopea della sinistra, vissuta da protagonista come dirigente del Partito Comunista, ma è stato un faro e un punto di riferimento, di riflessione e di orientamento per una parte importante della sinistra contemporanea.
A lui si rivolgevano tutti i principali leader e intellettuali per avere guida, per scambiare valutazioni, per trarre spunti di analisi della situazione. Era un vecchio saggio che aveva riadattato così la sua vita di uomo abituato a essere nel fuoco delle cose. E lo era ancora, in modo diverso.
Alfredo aveva una peculiarità per una persona con alla spalle la sua storia (e la sua età: è morto a 92 anni). Non guardava mai al passato. Guardava sempre al presente e al futuro. Non c’era mai cronaca o pettegolezzo nei suoi interessi ma concettualizzazione delle cose e inquadramento dentro categorie analitiche in cui inserire i singoli fatti. Non trovava questo nella politica contemporanea e anche nella parte della sinistra che più si riferiva a lui (da cui si aspettava una rottura con la piattezza intellettuale in cui era caduto il partito della sinistra). Anche quando sollecitato a parlare del passato, Alfredo non raccontava episodi, se non strumentalmente. La sua era una lezione di storia sociale e politica, da cui trarre categorie, insegnamenti e confronti con il presente. In questo possiamo dire che era in tutto e per tutto togliattiano. 
I suoi amici (benevolmente) e coloro che gli erano distanti (non penso avesse nemici) gli attribuivano la frase “il problema è ben altro”. Ma spesso il problema era effettivamente ben altro per chi vedeva le vicende del mondo inquadrate in un flusso storico,nel la dinamica delle forze sociali, nei risvolti culturali, nella forza e la solennità “scientifica” della politica. 
Una mente in continuo movimento, sempre immersa in letture, che poi commentava con gli interlocutori in modo profondo; una mente che si fa fatica a pensare si sia spenta e che non ci sia più. Parlare con lui (e ho avuto il privilegio di avere grande consuetudine e ricevere il suo affetto) voleva dire fare un salto di qualità nella comprensione delle vicende correnti, avere un punto di vista che arricchiva una propria interpretazione, acquisire un di più nella comprensione e rappresentazione di un evento.
(seguono ricordi personali)

recensione al libro Cassandra muta. Intellettuali e potere nell’Italia senza verità di T. Montanari

(Montanari)

Bene la passione civile e tanto altro, ma qui per intellettuale si intende una figura tradizionale. E poi cos’è la verità?. Pubblicato solo nella mia pagina Facebook

Lo stato neo liberale

(https://ipettirossi.wordpress.com/2017/11/17/lo-stato-neoliberale/)

Lo Stato neo liberale è una Stato che non ha dismesso la sua forza, ma l’attiva per costruire le condizioni di svolgimento della vita produttiva e sociale che lo caratterizzano. Relazione all’incontro su “Lo Stato nella globalizzazione”promosso da  I Pettirossi e Punto Rosso, Milano 21 ottobre 2017.

.

2007: sta per nascere il Pd. Ne descrivo la pochezza in modo lungimirante

Mi piace proporre questa lettera, che ho ritrovato, scritta nel marzo 2007. E’ indirizzata al mio segretario Ds di sezione durante il congresso di scioglimento e spiega perché non mi sarei iscritto al futuro  Pd. Avevo capito molte cose di ciò che stava avvenendo (come onda lunga di ciò che era avvenuto). Non resi mai pubblica la lettera. Né mantenni la posizione, perché poco tempo dopo mi iscrissi, pur continuando a vedere la pochezza culturale di questo partito, su cui poi scrissi Per una sinistra pensante

lettera al Segretario

La riproposizione del socialismo oggi

1° INCONTRO

Questa è la sintesi del primo incontro di un ciclo di riflessioni svolto tra personalità e studiosi intorno al tema dell’identificazione del socialismo nelle condizioni odierne (il suo orizzonte, la base teorica, gli indirizzi che lo possono definire, la cultura politica, i soggetti ecc.). Promosso dall’Enciclopedia Treccani e dal network “Ripensare la cultura politica della sinistra”. Si è svolto a porte chiuse tra:

Giuliano Amato, Salvatore Biasco, Paolo Borioni, Carlo Carboni, Vittorio Cogliati Dezza, Massimo Egidi, Luigi Ferrajoli, Franco Gallo, Massimo Florio, Piero Ignazi, Marco Marzano, Michele Prospero, Mariuccia Salvati, Walter Tocci, Valeria Termini, Nadia Urbinati.   http://www.ripensarelasinistra.it

2° INCONTRO

promosso dalla Casa della Cultura di Milano e dal network “Ripensare la cultura politica del socialismo” con

Roberto Artoni, Salvatore Biasco, Giacomo Bottos, Ferruccio Capelli, Alessandro Cavalli, Francesco Denozza, Mario Dogliani, Massimo Florio, Anna Grandori, Carmen Leccardi, Alfio Mastropaolo, Mario Ricciardi, Gian Enrico Rusconi, Lorenzo Sacconi, Chiara Saraceno, Roberto Tamborini, Carlo Trigilia, Salvatore Veca.   https://www.ripensarelasinistra.it/la-riproposizione-del-socialismo-oggi-2-incontro/

 

Lettera aperta a Sylos Labini sull’inelegibilità di Berlusconi

Sylos sostiene che ci fu cedimento nel non dichiarare inelegibile Berlusconi; è proprio così?

[lettera aperta a Sylos]

 

Il programma il grande assente

Il programma il grande assente 

L’articolo riponde alla domanda: perché abbiamo perso le elezioni del 1994, che sembravano vinte in partenza?. Tra i tanti motivi si sofferma in particolare sul programma innovativo, di progettazione del Paese, con cui si era presentato il Pds e sulla gestione che ne è stata fatta, in particolare dal segretario di allora Occhetto, nel sospetto che non fosse stato stato neppure letto.

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